prima guerra mondiale fronte greco
Prima dello scoppio della prima guerra mondiale, 2,5 milioni di greci vivevano in Turchia[6] e, nel 1915, il governo dei Giovani Turchi mise in atto una politica di violenze, che può essere definita di genocidio, contro le minoranze dell'Impero ottomano, che colpì centinaia di migliaia di persone. I soccorsi statunitensi sono ugualmente trattati con grande mancanza di rispetto, e ciò anche quando si lavora per prestare aiuto ai civili musulmani. Mentre combatte, l'esercito ellenico deve far fronte all'agitazione politica e alle divisioni della madrepatria. Difatti, i Greci combattono un nemico che non fa altro che battere in ritirata e rinnovare le proprie linee di difesa, per evitare l'accerchiamento e la distruzione. Tuttavia, dal 1922, il Regno Unito, la Francia e l'Italia decidono che il Trattato di Sèvres non è più proponibile e che deve essere riveduto. Ad ogni modo la Bulgaria e la Serbia avevano combattuto due guerre nei precedenti 30 anni, la prima nel 1885 (guerra serbo-bulgara), la seconda nel 1913 (seconda guerra balcanica). Il fronte italiano (in tedesco Italienfront o Gebirgskrieg, "guerra di montagna") comprende l'insieme delle operazioni belliche combattute tra il Regno d'Italia e i suoi Alleati contro le armate di Austria-Ungheria e Germania nel settore delimitato dal confine con la Svizzera e dalle rive settentrionali del Golfo di Venezia parte dei più ampi eventi della prima guerra mondiale. Il confronto, che si sviluppa lungo una linea immensa di fronte, che si estende fino ai punti strategici di Afyonkarahisar, Eskişehir e Kütahya, porta al ritiro turco che riesce a evitare l'accerchiamento e organizza una ritirata strategica a est del fiume Sakarya. I rivoluzionari riescono a conservare alcune posizioni, ma ne perdono altre, mentre alcune sono più volte conquistate, perdute e riconquistate di volta in volta. Allorché esplose la Prima guerra mondiale, il re Costantino I di Grecia si ritrova nella difficile posizione di dover scegliere in quale campo fare entrare il proprio Paese. I CIMELI DAL FRONTE E DALLA TRINCEA, GLI OGGETTI CHE PARLANO DELLA GRANDE GUERRA. Il nuovo governo dichiarò immediatamente guerra agli imperi centrali e cominciò a creare un nuovo esercito. [...] Possiamo senza pericolo congetturare che le "atrocità" commesse dai Greci in ritirata si contano a migliaia nelle quattro città di cui parliamo. Alla conferenza di pace di Parigi del 1919, il capo del governo greco, Eleutherios Venizelos, fa dunque pressione sugli Alleati per attuare il suo sogno di una "Grande Grecia" (la Megali Idea), che comprenderebbe l'Epiro settentrionale, la totalità della Tracia e l'Asia minore, in qualche modo andando a ricreare il "nocciolo duro" dell'antico Impero bizantino. I tedeschi e gli austro-ungheresi cominciarono l'attacco il 7 ottobre, con un massiccio fuoco di artiglieria, seguito da attacchi lungo i fiumi. Tuttavia, la Megali Idea non è il semplice prodotto del nazionalismo del XIX secolo. Le forze armate dell'Intesa erano ora molto grandi. Il 1º settembre, Mustafa Kemal lancia il suo famoso proclama ai soldati turchi: «Soldati, il vostro primo obiettivo è il Mediterraneo, avanti!». Per contro, le truppe turche ricevono un'assistenza significativa dalla Russia sovietica,[27] che è in fase di crescita dopo che la Guerra Civile contro le forze anticomuniste sta volgendo a suo favore. Da parte greca, la disfatta è direttamente collegata agli errori strategici e operazionali e alla cattiva concezione dei piani d'invasione del territorio turco. La rivolta della città di Mileto. 9 marzo 1941, sul fronte greco scatta “l’offensiva primaverile” By Italiani in guerra on 09/03/2019 • ( Lascia un commento ) Il 2 dicembre del 1940, i greci avevano sfondato il fronte a Permeti e si erano aperti la strada verso Klisura. Le sue informazioni sono corroborate dal capitano Kocher, il console francese[52]. L'avanzata bulgara nella Macedonia orientale sotto controllo greco causò ad ogni modo un'altra crisi interna in Grecia. Importanti massacri di Greci si producono nella regione del Ponto e costoro sono riconosciuti in Grecia e a Cipro come atti di genocidio. Il 24 settembre, le truppe di Kemal si dirigono verso la zona degli Stretti e si oppongono alla richiesta britannica di arretrare. Durante le ultime settimane di guerra, le popolazioni civili greca e armena d'Asia Minore affluiscono verso Smirne a un ritmo di più di 20.000 persone giornaliere, al fine di sfuggire alle persecuzioni turche. Il console italiano, M. Miazzi, riporta che ha visitato un villaggio turco in cui i Greci hanno sterminato circa sessanta donne e bambini. Nell'ottobre 1920, l'esercito greco avanza ancor più lontano in Anatolia occidentale, e ciò con l'appoggio del Primo Ministro britannico David Lloyd George, che cerca così di accrescere le pressioni sul governo ottomano per obbligarlo a ratificare il Trattato di Sèvres. Tra la primavera e l'estate del 1920, l'esercito greco lancia una serie d'offensive vittoriose in direzione della vallata del Meandro, di Peramos (Karşıyaka) e di Filadelfia (Alaşehir). L'Armistizio di Mudanya è seguito dal Trattato di Losanna, un punto strategico del quale è uno scambio di popolazioni civili che coinvolge circa un milione di Greci e mezzo milione di Turchi. Di fatto, la vittoria turca a İnönü conduce gli Alleati a proporre un emendamento al Trattato di Sèvres in occasione della Conferenza di Londra del febbraio-marzo del 1921, in cui il governo ottomano e le forze rivoluzionarie di Mustafa Kemal sono entrambi rappresentati. Nonostante tutto, da parte turca, la gioia è immensa e il parlamento rivoluzionario ricompensa Mustafa Kemal Pascià e Fevzi Pascià con il titolo di maresciallo per i servizi resi in occasione della battaglia del Sakarya. Nel maggio 1916 il generale Sarrail chiese che l'esercito greco venisse smobilitato. Il 27 maggio, il IV Reggimento di Fanteria s'insedia ad Aydın, da dove viene cacciato il 30 giugno da un contrattacco turco. Non solamente essi hanno commesso atrocità nel più puro stile vicino-orientale, ma hanno parimenti distrutto la fertile valle del Meandro e obbligato migliaia di Turchi senza domicilio a trovare rifugio al di là delle regioni occupate», «l'esercito greco in ritirata ha perseguito una politica di terra bruciata e commesso tutta una serie di violenze agli abitanti dei villaggi turchi indifesi che si trovavano lungo il loro cammino.», conflitto successivo alla Prima guerra mondiale, combattuto fra Grecia e Turchia, Il contenuto è disponibile in base alla licenza, Il cambio di governo in Grecia (novembre-dicembre 1920), Le battaglie di İnönü (dicembre 1920-marzo 1921), Il rovesciamento delle alleanze a favore della Turchia, La battaglia di Afyonkarahisar-Eskişehir (luglio 1921), La battaglia del Sakarya (agosto-settembre 1921), Fattori esplicativi dell'origine del conflitto, Massacri turchi di Greci e Armeni e il genocidio, History of the Balkans: Twentieth century, Nel loro libro riguardante la politica estera britannica durante la, Dal lato paterno, l'antico re Giorgio I, egli è il cugino germano del re Giorgio V del Regno Unito e dello, Testimonianza degli ufficiali del bastimento britannico, Lettera di Arnold Toynbee del 9 marzo 1922 pubblicata sul. In seguito a questi massacri, certi deputati del parlamento turco domandano che Nurettin Paşa sia condannato a morte e si decide di sottoporlo a giudizio. Ad ogni modo l'armata franco-serba avanzò vigorosamente. Si trattava di una posizione poco ortodossa, nella misura in cui la principale dottrina di difesa della I Guerra Mondiale consisteva nel «tenere una linea». Il malcontento dei greci nelle città dell'Asia minore culmina nel 499 a.C. con la rivolta della città di Mileto e delle altre città della ioniche. A dispetto del sostegno sovietico, l'esercito turco dispone di poco materiale bellico e i proprietari di fucili, pistole e munizioni vedono le loro armi requisite mentre ogni proprietario di abitazione è tenuto a fornire alle truppe un paio di indumenti intimi e sandali[30]. La folla cristiana comincia a razziare le case dei maomettani», «Non appena sbarcati, essi hanno intrapreso una guerra senza pietà contro la popolazione turca. In maggio le truppe greche, guidate dal generale Guillaumat, attaccarono e catturarono la posizione bulgara di Skra di Legen (o Jarebična), segnando la prima importante azione bellica greca a fianco dell'Intesa. Il fronte macedone (o fronte di Salonicco, o fronte meridionale) fu il risultato del tentativo delle potenze dell'Intesa di venire in soccorso della Serbia, nell'autunno del 1915, contro l'attacco combinato di Germania, Austria-Ungheria e Bulgaria. Le armate dell'Intesa si trincerarono intorno a Salonicco, che divenne un enorme campo fortificato, guadagnandosi così l'appellativo beffardo di "giardinieri di Salonicco". Il fronte macedone (o fronte di Salonicco, ... si guardarono bene dall'attraversare il confine greco. I greci sperano in un aiuto da parte delle poleis greche in nome di un'unanimità greca e degli interessi commerciali comuni, contro l'occupazione dei persiani. Il suo secondogenito, Alessandro I, sale allora sul trono per sostituirlo. Dopo l'avanzata bulgara, le posizioni serbe si trovavano senza speranza; anche la parte principale dell'esercito a nord sarebbe stata in breve circondata e costretta ad arrendersi o a ritirarsi. La lenta avanzata dei serbi continuò durante ottobre e novembre, anche se le condizioni meteorologiche peggiorarono notevolmente e la neve cominciò a cadere fino alle colline. Il governo ordinò alle truppe nell'area (il IV Corpo Armato smobilitato) di non resistere e, nonostante qualche resistenza locale da parte di pochi ufficiali, la maggior parte del Corpo insieme al suo comandato fu costretto ad arrendersi ad una forza tedesca simbolica e fu internato per il resto della guerra a Görlitz. [47] Toynbee spiega in effetti che, «la situazione dei Turchi della città di Smirne era divenuta ciò che potrebbe essere definito senza esagerazione un "regno del terrore". Durante tutto il conflitto, le truppe turche beneficiano di un comando strategico e tattico competente e determinato, alla testa del quale si trovano veterani della Prima guerra mondiale. Una delle principali motivazioni della guerra greco-turca del 1919-1922 è la volontà dei dirigenti greci di attuare la Megali Idea (Grande Idea), un concetto centrale del nazionalismo greco. «Turk's Insane Savagery: 10,000 Greeks Dead» in: «5,000 Christians Massacred, Turkish Nationalist Conspiracy», in: «24 Greek Villages are Given to the Fire», in: «Near East Relief Prevented from Helping Greeks», in: Risoluzione dello Stato di New York del 6 ottobre 2002; proclama del governatore George E. Pataki per l'80º Anniversario della Persecuzione dei Greci d'Asia Minore. Ufficialmente la Grecia era neutrale, ma il re Costantino I caldeggiava un intervento al fianco della Germania, mentre il primo ministro Eleutherios Venizelos era a favore di un intervento al fianco della Gran Bretagna. I tedeschi, con un eccellente aiuto dai sostenitori greci, prepararono i propri piani per un "attacco di guasto". L'esercito greco può dunque sbarcare in tutta tranquillità a Smirne il 15 maggio 1919. Di fatto, greci vivevano in Anatolia fin dall'antichità e le coste orientali del mar Egeo sono per lungo tempo appartenute al mondo greco. 25 Su nostra insistenza, numerose tombe che avevano un aspetto recente sono state aperte da noi e abbiamo avuto la piena soddisfazione di constatare che i cadaveri non erano affatto più vecchi di 4 settimane [e che essi datavano dunque all'epoca della ritirata greca].», «1°- La distruzione delle città dell'interno visitate da noi è stata causata dai Greci. Un terzo di Ushak non esisteva più. La mancanza di appoggi stranieri del re Costantino I, la cui politica di neutralità benevola verso la Germania ha fortemente colpito negativamente le Potenze dell'Intesa durante la Prima guerra mondiale, è spesso evocata. La battaglia di Dobro Pole ebbe inizio con un bombardamento d'artiglieria sulle posizioni nemiche il 14 settembre. La guerra greco-turca - altrimenti chiamata campagna greca della guerra d'indipendenza turca - fu un conflitto combattutosi tra maggio 1919 e ottobre 1922 tra la Grecia e la neonata repubblica di Turchia di Mustafa Kemal Atatürk, nel disgregato quadro della dissoluzione dell'impero ottomano, per riprendere il possesso dei territori dell'Anatolia e della Tracia assegnati alla Grecia con il trattato di Sèvres del 10 agosto 1920, che sanciva la pace nella prima guerra mondiale. In queste circostanze caotiche una delegazione bulgara raggiunse Salonicco per richiedere un armistizio. Dichiarazione di guerra degli ottomani. L'impero austro-ungarico aveva attaccato la Serbia nell'agosto del 1914, ma non era riuscita a sconfiggere la resistenza serba. Prima guerra mondiale - Breve riassunto Appunto di Storia contemporanea sullo scoppio della Prima Guerra mondiale. Alessandro I aveva in effetti concluso un matrimonio con una donna non appartenente alla nobiltà e la loro figlia unica, la principessa Alessandra, non può succedergli sul trono. Ad ogni modo, con l'offensiva tedesca che minacciava direttamente la Francia, Guillaumat fu richiamato a Parigi e rimpiazzato dal generale Franchet d'Esperey. Tuttavia, questa volta ancora, i nazionalisti turchi danno prova di una tenacissima resistenza e guadagnano infine il combattimento il 30 marzo. I Greci, il cui morale vacillante è rinvigorito dalla vittoria, sono ormai alle porte di Ankara. Le atrocità che noi abbiamo osservato o dei quali abbiamo osservato prove materiali, sono l'opera di bande irregolari di civili armati (četi) e di unità organizzate dell'esercito regolare... Anziché essere disarmate e disciolte, queste bande sono state assistite nelle loro attività e hanno lavorato, mano nella mano, con unità organizzate dell'esercito regolare», Arnold J. Toynbee scrive di aver ottenuto prove convincenti che simili atrocità sono state commesse nel resto delle regioni occupate dai Greci dopo il giugno 1921. In accordo con questa decisione, le truppe francesi e italiane ancora presenti in Anatolia sono evacuate, cosa che indebolisce ulteriormente la posizione ellenica. Avendo fermato l'offensiva bulgara, l'esercito serbo organizzò un contrattacco il 12 settembre. Nei suoi discorsi pubblici, il leader turco difende così l'idea di un'Anatolia costruita, «come una sorta di fortezza eretta contro tutte le aggressioni verso Oriente.». Dall'espansione tedesca causa di instabilità mondiale alla fine della guerra. Combattimenti hanno luogo anche in Tracia. L'inizio della guerra greco-turca del 1919-1922 segue di qualche mese la firma dell'Armistizio di Mudros del 30 ottobre 1918, che consacra la vittoria delle potenze della Triplice Intesa, di cui la Grecia fa parte, sull'Impero ottomano. Quanto a Manisa, è conquistata l'8 settembre. Oltre a tali stretti vincoli con la Francia e l'Italia, le forze di Mustafa Kemal intrattengono relazioni assai positive con l'Unione Sovietica. [16] Quale che sia il loro numero reale, i cristiani accolgono le truppe greche come liberatrici, mentre la popolazione turca vede in esse degli invasori. Il 2 giugno, il I/38º Battaglione Euzones occupa Ödemish. In realtà questa era un'offensiva bulgara, dato che l'esercito austro-ungarico si trovava in Albania e sul confine greco si trovava una sola divisione tedesca. I Greci sono dunque evacuati da queste regioni. Fa allora riferimento alle atrocità commesse dai Turchi nelle regioni del mar Nero. I fatti stabiliti - villaggi incendiati, massacri, terrore degli abitanti, coincidenza fra i luoghi e le date - non lascia alcun posto al dubbio. La difesa turca si posiziona sulle altitudini dell'area e i soldati greci devono prenderle d'assalto a una a una. Con l'aiuto attivo dell'autorità dell'Intesa, costoro organizzarono un colpo di mano che assicurò Salonicco e la maggior parte della Macedonia greca a Venizelos. L'obiettivo di Nureddin Pascià è in effetti quello dello sterminio delle popolazioni cristiane smirniote e le sue istruzioni sono largamente eseguite. Numerosi uomini politici greci hanno così fatto riferimento, nei loro discorsi, al carattere .mw-parser-output .citazione-table{margin-bottom:.5em;font-size:95%}.mw-parser-output .citazione-table td{padding:0 1.2em 0 2.4em}.mw-parser-output .citazione-lang{vertical-align:top}.mw-parser-output .citazione-lang td{width:50%}.mw-parser-output .citazione-lang td:first-child{padding:0 0 0 2.4em}.mw-parser-output .citazione-lang td:nth-child(2){padding:0 1.2em}, «storicamente inevitabile dell'espansione del regno di Grecia.». Il fronte macedone rimase abbastanza stabile, nonostante alcune azioni locali, fino alla grande offensiva dell'Intesa nel settembre del 1918, cui seguì la capitolazione della Bulgaria e la liberazione della Serbia. Il ritorno di Costantino e dei suoi sostenitori al potere ha anche conseguenze gravi oltre che a livello diplomatico. Grado Tenente Colonnello Guerre Prima Guerra Mondiale ( Prima battaglia dell’Isonzo) Prima Guerra Mondiale (Battaglia del Piave) Seconda […] Medaglie d’Oro della 2ª Guerra Mondiale — Maggiore* ALESSANDRO ANNONI – Dibra (Fronte greco-albanese), 11 aprile 1941 Nella seconda fase del conflitto, i rivoluzionari turchi ricevono un'importante assistenza militare da parte dell'Italia e della Francia, che considerano sempre più la Grecia come una cliente della Gran Bretagna. Nella primavera del 1917, l'Armee d'Orient del generale Sarrail era stata rinforzata al punto di disporre di 22 divisioni: 6 francesi, 6 serbe, 7 inglesi, 1 italiana, 1 greca "di difesa nazionale" e 2 russe. L'esercito austro-ungarico attaccò il Montenegro, alleato della Serbia. Quanto ai fratelli del sovrano, i principi Giorgio e Paolo, rifiutano di salire al trono fintanto che il loro padre, l'ex-re Costantino, è vivo.[25]. Nell'ottobre 1920, il giovane re Alessandro I di Grecia è morso da una scimmia nei giardini del palazzo reale e muore, poco dopo, di setticemia. 22 4.4 Il Genio Ferrovieri durante la 2^ guerra mondiale 24 4.4.1 La mobilitazione 24 4.4.2 Fronte Occidentale 24 4.4.3 Fronte greco – albanese.
Testo Mahmood Dorado, Affitto Negozio Via Zara Roma, Sono Qui A Lodarti Accordi, Concorso Ripam Mibact 2020, Foresta Amazzonica In Fiamme, Sky Racing Team Vr46 Moto3 2021, Auguri Di Buon Onomastico Speciali, Marco E Il Clan L'amore Mi Perseguita, Pinacoteca Di Brera Prezzi,
18 dicembre 2020 Senza categoria
Lascia un commento