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perché insegnante di sostegno

Se l’alunno ha una situazione grave di partenza, anche l’insegnante di sostegno fa fatica a tenerlo in classe perché non sempre ci sono gli strumenti adeguati. Www Attenti Al Lupo It, Si tratta di una figura importante non solo per i bambini e i ragazzi che hanno una qualche forma di handicap, ma per l’intero gruppo di alunni che frequenta la classe, perché è in grado di offrire consigli e sostegno a chiunq… Un’insegnante di cui essi sappiano di potersi fidare, e alla quale si affidino, poiché consapevoli che ho a cuore il loro bene. 37047 San Bonifacio - Verona – ITALY Insegnare è una sfida. L’uomo oggi è stato ascoltato dal giudice per l’interrogatorio di … Sondare queste motivazioni è una delle finalità formative del “tirocinio indiretto” del corso di specializzazione. Del resto, l’insegnante di sostegno non è l’insegnante dell’alunno con disabilità bensì è un insegnante affidato alla classe per promuovere il suo processo di inclusione.. Compito a cui ho sentito di essere chiamata ad un certo punto della mia carriera, perché nel mio intimo ero consapevole che non mi bastava più condurre una lezione in maniera “tradizionale”. Scuola, si torna sui banchi ma mancano 150mila prof e 20mila amministrativi e tecnici. In definitiva, del mio attuale mestiere di insegnante specializzato nelle attività di sostegno, io credo che una delle cose che più mi gratifichi sia, paradossalmente, la possibilità di continuare a sentire vivo il “piacere di apprendere“. Nega ogni accusa e si proclama innocente l’insegnante di sostegno finito agli arresti domiciliari perché accusato di aver palpeggiato due alunne minorenni. sono alle elementari. Fratelli d'Italia aveva presentato un pacchetto di emendamenti per scongiurare questa emergenza nell'emergenza ma, guarda un pò, sono stati cestinati. Inoltre bisognerà spesso lottare per far comprendere agli studenti, ai genitori e ahimè anche ai colleghi che l’insegnante di sostegno opera a beneficio della classe e non solo del singolo alunno con disabilità, che non è il professore dei “malati” o il professore di serie B, bensì un professionista motivato, con competenze specifiche, con professionalità acquisite dallo studio e sul campo. Numero Maglia Romagnoli, li è nata la mia missione….i compagnetti non comunicano in maniera efficace con lui….il mio compito è aiutarli a capire che lui può imparare da loro, ma che anche lui può dare tanto a loro…sono riuscita a far capire alla mia collega che non è perdere tempo…. Ex Giocatori Chelsea, Copyright 2016 NOVASOLAR. In rete dall’aprile 1999, è testata giornalistica Aut. Rientra, infatti, in una delle competenze essenziali dell’insegnante il suo “essere riflessivo“: il “saper guardare” dentro di sé e dentro gli altri, il “saper tornare con la mente” all’azione educativa messa in “atto” quotidianamente, per comprenderne le dinamiche sottese, per valutarne gli obiettivi raggiunti volontariamente e scoprire quelli raggiunti per “errore”, per trarre insegnamenti dal proprio lavoro al fine di rimodularlo in maniera più efficace. perché fare l'insegnante di sostegno. Voglio essere un’insegnante di sostegno per tutti questi motivi e so che per diventarlo devo affrontare due grandi sfide. Purtroppo funziona ancora così.. ma di fatto non funziona. Inoltre bisognerà spesso lottare per far comprendere agli studenti, ai genitori e, ahimè, anche ai colleghi che l’insegnante di sostegno opera a beneficio della classe e non solo del singolo alunno con disabilità, che non è il professore dei malati o il professore di serie B, bensì un professionista motivato con competenze specifiche, con professionalità acquisite dallo studio e sul campo. Il rapporto con i colleghi era buono ma  non facevamo mai lavoro di gruppo; ognuno stava per conto suo a gestire i clienti che il capo ci affidava, senza mai interfacciarci con la clientela, perché  era poi il capo che riceveva i clienti, che chiariva i loro dubbi, che dava loro consigli. Amedeo Uomini E Donne E Alessia, Io insegno da tanti anni ma nel sostegno ci sono capitata per caso, forse un po’ come tutti, e ho iniziato questo percorso con tanto timore soprattutto per l’incognita del tipo di disabilità che avrei dovuto affrontare….eppure la disabilità è qualcosa che conosco molto bene e che ho sempre vissuto da vicino (mio nonno era sordo perché invalido di guerra e il mio cuginetto Simone è autistico). E, tu, hai mai riflettuto sul perché della tua scelta? Essendo laureata in psicologia ho avuto modo di lavorare in ambito scolastico per lo svolgimento di alcuni progetti rivolti a genitori e docenti. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. Daikin Ftxs25g2v1b Manuale D'uso, Vedevo però questo percorso come eccessivamente in salita, quasi proibitivo, troppo lungo, tortuoso e incerto. REA: 402743. In bocca al lupo! «Mio figlio ha la sindrome di down, ma è autosufficiente e iperattivo e non vede l’ora di tornare a scuola. All right reserved. Rispondere alla domanda “perché vuoi diventare insegnante di sostegno” potrebbe essere decisivo per la selezione. Mimran Instagram, Non ho esperienza diretta in questo settore, dunque le mie potrebbero essere solo fantasie, ma voglio mettermi in gioco. Con difficoltà, tenacia e caparbietà ho portato comunque avanti questo obiettivo; Succede, a volte un po’ per caso, di considerare questa prospettiva lavorativa, un’opportunità realistica… in un contesto in cui il lavoro assume sempre più le sembianze di una chimera, e persino l’attività precaria di insegnamento diventa sempre più aleatoria. Oltre la sindrome di Down c’è una persona intera” 14 ottobre 2018 – Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down. Io voglio impegnarmi per valorizzare l’esperienza del ragazzo con disabilità, valorizzare il confronto interpersonale, voglio riconoscere la diversità come ricchezza, praticare l’impegno personale e la solidarietà sociale, attivare al massimo le risorse di cui tutti i ragazzi sono dotati. Non perdere l’occasione . divenendo una figura di riferimento proprio perché oltre ad essere assegnato all’alunno/a con disabilità, è l’insegnante dell’ intera classe a cui esso appartiene. L’insegnante di sostegno è una figura sempre più richiesta per via dell’elevato numero di alunni affetti da diverse forme di disabilità: proprio in questi giorni il sindacato Anief ha lanciato l’allarme proprio in merito ai docenti di sostegno che sono troppo pochi rispetto alle reali esigenze di … «Alla fine della riunione - prosegue la madre - ho chiesto informazioni per il sostegno a mio figlio». Tuttomercatoweb Toro, L’inclusione raccontata dagli insegnanti: esperienze e testimonianze“, a cui ho preso parte. Essendo cresciuta con uno zio disabile e in un quartiere in cui la disabilità si incontrava nel quotidiano, ho svolto attività di volontariato dall’età di 19 anni presso associazioni che si occupavano di integrazione e inclusione. Ho avuto modo di confrontarmi con un’altro aspetto della mia professione legato alla prevenzione più che alla patologia. Statistiche Milan 2019, Palermo-milan Coppa Italia 2011, A settembre spero di poter tornare sui banchi dell’Uni- Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Facebook. Compito a cui ho sentito di essere chiamata ad un certo punto della mia carriera perché nel mio intimo ero consapevole che non mi bastava più condurre una lezione in maniera tradizionale. L’incontro con le alunne disabili che avrei dovuto seguire è avvenuto spontaneamente, in maniera informale. Potrei essere insegnante di sostegno nella Scuola secondaria di secondo grado e mi stimola l’idea di lavorare con gli adolescenti: è una fascia d’età che mi interessa perché e’ piena di potenzialità e fragilità; ripenso con affetto a me stessa adolescente e mi piace l’idea di poter lasciare un segno positivo in qualche alunno, aiutandolo a trovare la sua bussola interna per orientarsi nelle scelte e credere in se stesso e nel futuro. A partire da un corso polivalente che ho frequentato a L’Aquila nel biennio 1988-90. Sistema Puglia, Abbreviazioni Militari, Ci sono percorsi e scelte che non hanno una motivazione precisa, semplicemente accadono perché pensi che sia la strada giusta, la strada che possa in qualche modo rispecchiare e rispettare la tua natura: Alcuni mesi fa ho deciso di fare domanda per il corso di specializzazione, ed ora eccomi qua, davanti a questo nuovo ed importante percorso. io e il mio piccolo ci siamo conosciuti quest’anno…sapevo gia che fosse un tipetto particolare….ma quando l’ho visto ho colto subito la sua essenza speciale.il suo modo cosi particolare di vedere le cose, il suo contatto con gli amichetti cosi buffo ma tanto dolce …perche lui quando vuole bene a qualcuno si avvicina in apparente modo scontroso e poi alla fine non se ne va , se non da un bacino sulla testa. 20 novembre alle 21:47 prima di essere un insegnante di sostegno desidero essere un insegnante e desidero essere un insegnante completa quindi anche di sostegno. Serie A 2018-2019, Abbiamo lavorato tre anni insieme e tutta la sua esperienza mi ha dato il coraggio di accettare il mio primo incarico sul Sostegno, che prima vedevo come qualcosa di troppo complicato, troppo difficile,insomma mi sentivo inadeguata. P. IVA: 04221120233 Poi mi si prospettò l’opportunita di partecipare al tfa per le attività  di sostegno  e la colsi. Sono approdata a scuola come insegnante di disciplina e l’anno successivo il preside mi ha proposto di completare anche con Sostegno. Le ragioni più personali e profonde stanno invece nel fatto che sono attratta dall’idea di fare una professione che sento utile, e apprezzo il pensiero di lavorare a stretto contatto con altre persone, sentendomi parte nel migliore dei casi di una squadra. in realtà l’idea iniziale era di diventare docente di base (diritto ed economia), solo successivamente si è presentata l’occasione di diventare insegnante di sostegno, occasione inizialmente vista con titubanza e indecisione. Proverbi Sul Lavoro, Di chi, magari, da anni prende una nomina annuale e fa l’abbonamento del treno o prende una casa in affitto per andare a “insegnare sostegno” lontano da casa. Per far sì che l’allievo/a con disabilità si integri nel contesto scolastico occorre, innanzitutto, instaurare con essi un rapporto basato sul dialogo e la fiducia e allo stesso tempo creare, nel contesto classe in cui si trova ad operare, un clima sereno in cui la diversità viene accettata e viene ritenuta un arricchimento da tanti punti di vista. Se vuoi, puoi condividere le tue motivazioni e, scrivendole, magari scoprirle meglio anche a te stesso… In che modo? Così mi sono ritrovata in una scuola superiore, pochi anni dopo esserne uscita, e ho fatto ciò che mi veniva più naturale…pormi allo stesso livello dei ragazzi, cercare di conoscerli e di farmi conoscere da loro nel modo più onesto e sincero possibile, offrire loro appoggio, ascolto. VIOLENZA SU BIMBE, INSEGNANTE DI SOSTEGNO SI PROCLAMA INNOCENTE. All’inizio ero un po’titubante perché non lo avevo mai fatto, inoltre provengo da studi economici, quindi non sapevo nemmeno se ne fossi stata capace. Totalmente impreparata ad affrontare una sindrome di rett (neanche sapevo cosa fosse), non solo la affronto ma si innesca una tale empatia con la ragazza che mi scatta qualcosa dentro. Partiti Di Estrema Destra In Italia, Mi ritrovo a credere che non c’è la strada giusta o sbagliata ma c’è una strada da percorrere nel modo che noi riteniamo sia quello più giusto. Ho sempre coltivato nella mia vita il sogno di studiare musica e di suonare dentro bande di grande prestigio come quella della Polizia o dei Carabinieri… purtroppo dopo diversi tentativi, non riuscendo a realizzare ciò che speravo, mi sono iscritta nelle graduatorie permanenti per l’insegnamento così per caso, non aspettandomi assolutamente di essere chiamata da lì a poco per una supplenza sul sostegno a tempo determinato in una scuola media. Questa esperienza ha suscitato la mia curiosità che, unitamente alla mia sensibilità verso condizioni di disabilità e alla mia passione per l’insegnamento, mi ha spinto a studiare per specializzarmi, nella convinzione che, così facendo, avrei appreso metodi e strategie didattiche che non possedevo e che mi avrebbero formato come docente dandomi maggiori possibilità, strumenti e competenze necessarie ad iniziare con successo la professione di docente, che è ciò a cui aspiro. Per raggiungere tale obiettivo occorrono a mio avviso grande flessibilità ed empatia e capacità relazionali molto spiccate. Quando ho iniziato ad accettare incarichi sul sostegno, ho avuto modo di sperimentare anche la sensazione non piacevole di non riuscire ad aiutare un ragazzo disabile (in questo esempio un autistico grave violento), nonostante tutti i miei sforzi, nonostante cercavo aiuto, parlavo con persone che avevano figli con sindromi simili, nonostante cercassi risposte nel mondo di internet, nonostante contattassi professionisti (medici), nonostante tutto è stata per me una sconfitta. Per esempio, se l’alunno ha difficoltà di udito, l’insegnante ha bisogno di spostarsi in un’altra aula perché non può alzare la voce in classe durate la lezione, e questo a danno dell’inclusione. Frasi Di Buon Auspicio Per La Vita, Citazioni Musicisti Rock, Fare l’insegnante di sostegno non è una missione di vita, nessuno si aspetta che siano “votati al martirio”, ma potete e dovete pretendere che svolgano il proprio lavoro in modo adeguato. Colloquio Reply, Non voglio più essere una semplice trasmettitrice di sapere ma un punto di riferimento per un percorso di crescita personale all’interno di una scuola che deve essere comunità educante. E sogno di diventare insegnante di sostegno. Anche se, ti confesso, che pure in me il senso di responsabilità diretta e personale tende, a volte, a prevalere! voglia di scoprire il nuovo luogo e le nuove persone: racconta che è insegnante di francese e poi ha lavorato come insegnante di sostegno vivendo anni deprimenti, perché si sentiva messa da parte e si domandava: “Che ci sto a fare qui?”. Forse la formazione ci aiuta un po’ a prendere le “distanze” per comprendere che non si tratta di una sconfitta “personale” e che la battaglia va combattuta necessariamente con l’aiuto di tutti gli altri, se vogliamo provare a vincerla. Cards Fifa, Per poter essere un insegnante di sostegno è necessario possedere determinati titoli, che cambiano a seconda che si voglia entrare nella scuola dell’infanzia e primaria oppure in quelle secondarie. Sono ormai due anni che ho la possibilità di scegliere tra la materia e il Sostegno e scelgo il Sostegno. Francesca, invece, fu lei ad accogliere me: appena entrai in classe mi corse incontro, felice che fossi lì per lei, e mi prese per mano facendomi sedere tra i suoi compagni. Quando fui convocata per il mio primo incarico su sostegno ero molto titubante se accettare o meno perché mi sentivo inadeguata dal punto di vista formativo ma mio zio mi diede la carica giusta dicendomi che la miglior insegnate di sostegno di Simone non era specializzata ma ha creduto in lui senza trattarlo come un disabile che non potesse raggiungere degli obiettivi. Città Metropolitana Milano Wikipedia, Oggi che inizio a muovere i primi passi nella scuola attraverso il tirocinio e ricordando anche i periodi in cui lavoravo con giovani in condizioni di disagio e di situazioni di deprivazione socio economica, mi sono reso conto che probabilmente l’insegnante di sostegno sarà la mia dimensione e che quindi, senza volerlo, ho trovato la mia strada. La prima grande sfida è quella relativa all’inclusione. Non è solo mettere la propria professionalità specialistica al servizio degli alunni con disabilità, ma anche di tutti gli alunni e per la diffusione di una vera cultura dell’inclusione. Di chi, magari, da anni prende una nomina annuale e fa l’abbonamento del treno o prende una casa in affitto per andare a “insegnare sostegno” lontano da casa. La realtà dei fatti è che non tutti questi insegnanti di sostegno sono formati in modo idoneo, perché le persone specializzate non sono abbastanza. Cercherò di farlo nel migliore dei modi possibili. Si pensi ad es. Se viene data la conferma a proseguire si accetta il loro utilizzo e si potrà continuare a navigare in modo veloce e sicuro, Salone Del Mobile 2020 Dateex Questore Di Roma, Irama La Ragazza Con Il Cuore Di Latta Martina. Quella dell’insegnante di sostegno è una figura di fondamentale importanza per il successo del percorso scolastico di tutti quegli alunni che hanno dei bisogni educativi speciali. la mia vocazione è insegnare, a prescindere dalla materia… e voglio dare a tutti i ragazzi/e speciali le stesse possibilità di crescita che ha avuto e che ha ancora Simone perché c’è qualcuno che lotta per loro e con loro. Accompagnare e supportare l’alunno con disabilità, aiutandolo a svippulare e potenziare la sua autonomia significa dare un contributo, seppur piccolo, per migliorare la società nella quale venga preservato e valorizzato il valore della persona, consentendo ad ognuno di guardare alla propria o altrui diversità come ad un valore aggiunto. Di chi, comunque, fa questo lavoro per scelta e con una forte motivazione. In questo circolo virtuoso fra “prassi” e “teoria” consiste gran parte del lavoro di un insegnante. Settimana Italiana Dell'insegnante 2020, Sono convinta che la propria strada sia un continuo divenire, molto spesso prendiamo decisioni che in quel momento, solo in quel momento, sembrano casuali, ma a guardare indietro si ha la percezione del tutto. Se vuoi saperne di più sulla metodologia autobiografica, clicca qui! Che Vita Meravigliosa Diodato Testo, DISABILI.COM è il portale web leader in Italia nella comunicazione a Persone Disabili, Associazioni e Famiglie. Appena laureata in Psicologia, ho cominciato a lavorare per una cooperativa che si occupava di servizi di assistenza specialistica a ragazzi con disabilità nelle scuole, in attesa di capire bene cosa fare nel mio futuro professionale. In questo corso, con alcuni docenti che ci hanno spiegato come operare praticamente con i disabili, che ci hanno raccontato come loro lavorano, ho trovato tante risposte, ho capito cosa si può fare. La seconda sfida è quella di riuscire a possedere particolari competenze psicopedagogiche, relazionali, didattiche e saper svolgere il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici. Il passaggio da un’ottica di inserimento ad una di integrazione degli alunni in situazione di svantaggio nella scuola, ha reso necessario ridefinire la figura dell’insegnante di sostegno, delineando una serie di professionalità, conoscenze, competenze e atteggiamenti propri di un profilo professionale complesso. Negli anni di esperienza come insegnante della scuola primaria, ho avuto la fortuna di conoscere da vicino il mondo della disabilità, ho infatti avuto spesso, nelle mie classi, la presenza di alunni con disabilità e mi sono resa conto che quel mondo è molto più complesse variegato rispetto a quello cosiddetto “normale”.Lavorare con un alunno con disabilità è qualcosa di più profondo, di più coinvolgente, di impegnativo, che non si esaurisce con la spiegazione di contenuti né con l’uso di particolari metodologie, ma è un qualcosa che ti porta a metterti in gioco quotidianamente e costantemente anche quando pensi di aver la situazione sotto controllo. COMPITI DEL BUON INSEGNANTE DI SOSTEGNO. Daikin Ururu Sarara Prezzo, parlare con lui….fargli capire quando sbaglia… perche disabilità non vuol dire..puoi fare quello che vuoi…anche lui dovrà crescere e rispettare le regole e noi dobbiamo aiutarlo a capire come!ho ancora impressa nella mente, la sua espressione alla sua prima divisione alla lavagna…ha fatto tutto il lavoro con le sue paroline cosi speciali e poi si è venuto a sedere tutto sorridente dicendomi: Davide è bravissimo nelle divisioni” Lavorare con la disabilita apre il tuo cuore ad un mondo finora sconosciuto per te, ti arricchisce e quei momenti saranno sempre dei dolci ricordi che arricchiranno la tua esperienza per sempre. Dopo una lunga meditazione scelsi di partecipare con convinzione. Irama La Ragazza Con Il Cuore Di Latta Martina, Novasolar produce un’ampia gamma di bollitori e sistemi solari innovativi ed efficienti, Via Prova, 14/e E limitazioni per feste, nozze e funerali, Covid, una nuova ricerca degli scienziati americani: «Il normale raffreddore può proteggere dal virus», Becciu e la donna misteriosa. Nella classe che frequentavo al liceo c’era  un compagno con disabilità intellettiva moderata, il docente  oltre ad aiutare Daniele negli apprendimenti didattici, ha svolto un lavoro eccezionale in ambito di relazionale. Empatia, perché è importante nell'insegnante di sostegno (e non solo) La scuola è un grande gioco di squadra e la parte più emozionante è cercare la strategia più giusta. La mamma è stata collaborativa perché è riuscita anche a casa, con molta pazienza, a proseguire il lavoro fatto a scuola, sicuramente senza il suo aiuto non saremmo riuscite a raggiungere questo obiettivo. di … Il medico: non mostra più sintomi, Multe fino a 1000 euro «per chi non ha la mascherina» Ma su Dpcm ipotesi rinvio, Covid, ecco il nuovo Dpcm che estende l'emergenza al 31 gennaio 2021: deroghe Regioni solo se più restrittive, Coronavirus, Speranza: «Obbligo di mascherine anche all'aperto», «Se riesco a tenere la mascherina io, potete farlo anche voi»: in Aula l'esempio della deputata Noja, Covid, Sgarbi: «Confinare gli asintomatici positivi è una misura repressiva fascista», Covid Italia, il bollettino di oggi 6 ottobre: 2.677 nuovi casi e 28 morti. Fare l’insegnante di sostegno però è sempre stato un lavoro complicato, ci si scontra contro pregiudizi, contro luoghi comuni che vorrebbero far rimanere i bambini e i ragazzi speciali nella loro condizione, eppure non mi sono mai pentita della mia scelta, perchè ogni giorno sento di aver realizzato qualcosa di utile per il mio alunno. Tuttavia conservo molta passione per le mie discipline che contemporaneamente al sostegno riesco ad insegnare ma le vivo in maniera completamente diversa e riesco a mediarle alla classe in modo sempre più inclusivo. Insegnare può essere un percorso pieno di ostacoli: classi sovraffollate, formalità da sbrigare, burocrazia soffocante, studenti indifferenti e stipendi inadeguati. E’ vero che siamo noi a fare scelte nella vita, però credo che a volte ci ritroviamo a seguire delle strade senza neanche accorgercene. L'espressione "insegnante di sostegno" è stata utilizzata per la prima volta in una circolare ministeriale nel 1979 in cui, la persone che assumeva tale ruolo, veniva definita come un docente a pieno titolo, non un elemento aggiuntivo, e inoltre veniva specificato che tutta … La seconda sfida è quella di riuscire a possedere particolari competenze psicopedagogiche, relazionali, didattiche e sapere svolgere il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici. Ros Robotics, Ho maturato col tempo che questa mia predisposizione poteva essere trasformata in professione. Le classi oggi sono talmente eterogenee che non si può più pensare di entrare in aula, sedersi e iniziare a tenere la classica lezione frontale. Negli anni di esperienza come insegnante nella scuola primaria ho avuto la fortuna di conoscere da vicino il mondo della disabilità, ho infatti avuto spesso, nelle mie classi, la presenza di alunni con disabilità e mi sono resa conto che quel mondo è molto più complesso e variegato rispetto a quello cosiddetto “normale”. Ho sempre pensato che fare l’insegnante di sostegno sia una vera e propria missione perché non bastano le conoscenze e le competenze che sono richieste normalmente ad un docente ma devi avere quel qualcosa in più che è un mix di empatia, comunicabilità, relazione affettiva, capacità di ascolto attivo e tanta pazienza che ti danno la carica per mettere in campo tutte le strategie possibili affinché questi ragazzi abbiano le stesse opportunità formative dei loro compagni. Sono e mi sentirò sempre un’educatrice ma, negli ultimi mesi, credo di aver preso una decisione defi nitiva: vorrei, voglio diventare insegnante di sostegno. E per questo, ancor più grazie. Non voglio più essere una semplice trasmettitrice di sapere ma un punto di riferimento per un percorso di crescita personale all’interno di una scuola che deve essere comunità educante. Figura che, negli anni, si è sempre più specializzata, per andare incontro alle esigenze dei bambini con disabilità. Ho subito stabilito una relazione con L’AEC che conosceva la ragazza dalla scuola primaria e tramite lei ho conosciuto le maestre che l’avevano seguita per 5 anni che mi hanno subito indirizzata sul percorso da prendere. Mi è stato detto che non posso stare con lui in classe. L’inclusione raccontata dagli insegnanti: esperienze e testimonianze, insegnante specializzato attività sostegno. Eugenio Scalfari Figlie, Un insegnante di sostegno per portare davvero un … E’ necessario lavorare adeguatamente per una scuola sempre più inclusiva. Durante questi anni di lavoro, svolto con passione e profonda motivazione e responsabilità, ho pensato spesso alla possibilità di diventare insegnante di sostegno a mia volta, soprattutto considerando il confine sfumato e le inevitabili sovrapposizioni di ruoli e di compiti che spesso sussistono, nella pratica scolastica, tra insegnanti di sostegno e assistenti specialistici. Vai al post sulla relazione fra insegnante di sostegno e insegnante curricolare, che ho presentato ad un Convegno sull’evoluzione sull’insegnante di sostegno; se vuoi leggere di più e confrontarti con le esperienze di altri insegnanti… potrai farlo leggendo “Storie di scuola. Personalmente all’inizio avevo molto timore a scegliere il sostegno perchè non sapevo come potevo aiutare un disabile, mi chiedevo come potevo essergli utile. Abbiamo scritto tanto su queste pagine e tantissimo è stato scritto da tanti e dappertutto. Io voglio impegnarmi a valorizzare l’esperienza del ragazzo/abcon disabilità, valorizzare il confronto interpersonale; voglio riconoscere la diversità come ricchezza, praticare l’impegno personale e la solidarietà sociale, attivare al massimo le risorse di cui tutti ragazzi sono dotati. Rievocare per iscritto il primo incontro con una persona disabile è una delle attività che ho svolto personalmente e che mi ha aiutato a comprendere e scoprire a me stessa alcuni aspetti del mio rapporto con le persone disabili e con la disabilità. Anpi Statuario, E’ stato un anno faticoso in cui ho dovuto affrontare tanti problemi, vi parlo di circa 10 anni fa, quando ancora non era sentito il problema dell’inclusione e i ragazzi con disabilità erano spesso fuori dalla classe, soprattutto i più gravi e delegati agli insegnanti per il sostegno o alle AEC. Coccole Sonore La Bella Lavanderina, E’ fondamentale sapere praticamente cosa si può fare in presenza di un disabile, come ci si deve muovere, parlare, usare lo spazio, ecc., nulla deve essere sottovalutato, perchè anche lui ci osserva e riesce a cogliere delle risposte anche nel modo in cui noi lo guardiamo.

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18 dicembre 2020 Senza categoria

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